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Sarmati, Elisabetta

 


decoracio Con Virginia Woolf, 4 de juny de 2004, 0:56

"E dissi più drammaticamente: 'Ho perso la mia giovinezza'".

Il mestruo irregolare e scarso.
Bambini che non nasceranno più.
La bellezza che si è infranta
all'improvviso in uno specchio.
Ho perso la mia giovinezza.

Come Bernard me ne accorgo nell'abbottonarmi il soprabito per andare a casa:
è la fine di un futuro glorioso
che presagivo
e non è venuto.
Per tutti quei bambini che non sono nati:
ho perso la mia giovinezza.

Come Rohda

Mi inganno moltiplicando le linee intorno ai miei occhi.
Mi inganno assottigliando le sopracciglie oramai troppo spesse.
Ma quella signora triste e uguale a tante
torna inesorabile. E sono io e non sono io.

 

poema , Sarmati, Elisabetta

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